Leonardo da Vinci e il Rinascimento (Ultima Cena e Mona Lisa)

Leonardo, figlio naturale di Ser Piero (Notaio), nacque a Vinci, in Val d’Elsa, nel 1452. Trasferitosi con la famiglia a Firenze nel 1469 entra a bottega da Andrea del Verrocchio, che frequentò come discepolo per circa otto anni. Presto collabora con lui in diverse opere come il Battesimo di Cristo dipinto da Verrocchio (1474-75) in cui spetta al giovane allievo (Leonardo) l’esecuzione dell’Angelo a sinistra e del paesaggio alle sue spalle.

A questo primo periodo fiorentino appartengono anche alcune opere, come la Madonna del garofano (1478-80), Il Paesaggio della Val d’Arno, l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi, quest’ultima, lasciata incompiuta perché nel 1482 si trasferisce a Milano. Giunto alla corte di Ludovico il Moro, Leonardo, ormai famoso come uomo dai mille talenti, realizza per il duca varie opere di ingegneria militare, di idraulica, urbanistica, architettura, ingegnosi meccanismi per giostre e molte altre.

Come dimostrano i suoi scritti, mai venne meno in lui l’interesse per l’osservazione e l’analisi dei fenomeni naturali, infatti per Leonardo l’arte e la scienza erano strettamente legate. Lo studio dei cadaveri, per esempio, gli serviva per capire il funzionamento del corpo umano, è proprio grazie a questo studio anatomico ed alla tecnica dello sfumato che egli riuscì a disegnare in modo cosi realistico.

Appartengono a questo periodo milanese, la Vergine delle rocce, che è lo splendido frutto dei suoi studi dei fenomeni ottici, in particolare sulla rifrazione atmosferica, il Ritratto di dama con Ermelino (Cecilia Gallerani, amante di Ludovico il cui simbolo è appunto l’Ermelino), e il famosissimo Cenacolo o Ultima Cena (1495-97) di santa Maria delle Grazie, che purtroppo gia nel 1517 iniziò a detonarsi per la tempera all’uovo che ha usato sull’intonaco, invece della tradizionale tecnica di pittura murale, l’affresco, che rappresentava per lui un grosso ostacolo poiché non consentiva ritocchi, né modifiche o la realizzazione di velature e sfumature.

Nel 1499, con l’invasione francese nella città lombarda, Leonardo va a Venezia, dove progetta sottomarini e altri ingegnosi strumenti bellici. Suoi sono anche i primi studi sul volo, sul principio dell’elicottero, carri armati e altre macchine che sono state inventate secoli dopo la sua morte. Dopodiché ritorna a Firenze, da cui mancava da diciotto anni.

Di questo secondo soggiorno fiorentino Leonardo lasciò pochissimi dipinti, come la Battaglia di Anghiari (1502-) in palazzo Vecchio, che rimane incompiuta ed è presto perduta, Sant’Anna con la Vergine, il Bambino e San Giovannino (1499-1508), Sant’Anna con la Vergine, il Bambino e l’agnello(1510) e la Gioconda (ca.1503-1506/13) l’opera più famosa, essa rappresenta Monna Lisa, moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo, Leonardo era molto legato a questo ritratto, come testimonia il fatto che lo porto con se in Francia nel 1517 quando fu invitato dal re Francesco I nel castello di Cloux, presso Amboise, dove rimase fino alla morte avvenuta il 2 maggio 1519.

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Ultima Cena/ Cenacolo 1495-97 , Santa Maria delle Grazie, Milano



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