La Grande Guerra (Prima Guerra Mondiale)

Nel 1914 le tensioni e le rivalità fra le principali potenze europee erano ormai irreversibili. Lo scoppio di un conflitto appariva inevitabile e qualsiasi incidente poteva rappresentare l’occasione per scatenare quella che fu poi chiamata la Grande Guerra.

Il 28 giugno 1914, Gavrilo Princip, uno studente bosniaco di nazionalità serba, uccise in un attentato a Sarajevo l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco. L’Austria ne ritenne responsabile la Serbia, dichiarandole guerra. Il meccanismo delle alleanze fece entrare nel conflitto Gran Bretagna, Francia e Russia i quali rappresentano la Triplice Intesa, e dal altra parte Germania e Austria. L’Italia si mantenne per il momento neutrale.

Nel frattempo i tedeschi cercarono di attaccare la Francia nel fronte occidentale, invadendo il Belgio neutrale. La maggior parte degli italiani e degli rappresentanti in parlamento erano contrari a un intervento, ma il Re, il governo, le gerarchie militari e le classi sociali più influenti riuscirono a imporre la loro posizione e cosi nel maggio del 1915 entrò in guerra anche l’Italia a fianco dell’intesa, rompendo l’accordo della Triplice alleanza creata con l’Austria e la Germania.

Nel 1917 ci furono delle rivolte popolari in Russi, la quale fu costretta ad arrendersi, e nel frattempo entrarono in Guerra, a fianco del intesa, gli Stati Uniti. Con l‘aiuto del America, l’intesa riuscì a sconfiggere la Germania, costringendola a firmare l’armistizio.

Fini cosi una delle Guerre più grandi che il mondo fino a quel tempo aveva visto. Fu una Guerra lunga e carnefice, in cui in ogni singola battaglia potevano morire decine di migliaia di uomini, sacrificati per conquistare solo la cima di un monte o pochi metri di terreno.

Dopo il conflitto, ci furono molteplici iniziative per far tenere in vivo il ricordo di una Grandiosa guerra patriotica ed eroica, furono organizzate molte cerimonie pubbliche, istituzione di festività come il 4 novembre e anniversari delle vittorie. Ma lo strumento più efficace furono i monumenti ai caduti, costruiti soprattutto nel periodo fascista. Infine prevalse l’opinione che la guerra fu grande in quanto giusta ed eroica.

Solo negli ultimi trent’anni ,l’interpretazione degli storici e della popolazione cambiò, incominciando a rivedere e ricostruire la memoria di questo terribile evento.

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